Biografia Grancagnolo Gaspare - Deus Day

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Biografia Grancagnolo Gaspare

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Grancagnolo Gaspare

Gaspare Grancagnolo

Sono nato a Catania il 18/05/1939.
Ho conseguito il diploma  Tecnico Industriale presso l’Istituto "Archimede ". Per una scelta mia non ho voluto continuare gli studi.  La saggezza di mio padre mi impose subito di imparare un mestiere, recitando un vecchio detto popolare " Non si può mantiniri u sceccu a stalla ".
Negli anni ’60 feci le valige e andai a Torino, città         ricca di storia, fui assunto in FIAT senza fare la domanda: un amico l’aveva fatta a mia insaputa, altri tempi!  Nel 1972 ero già capo reparto, assieme ad un team di esperti fui incaricato a iniziare l’addestramento delle maestranze nel nuovo stabilimento di Piedimonte S.G. e ci sono rimasto.
Nel tempo libero ho tirato fuori la vecchia passione, la pittura, allestendo mostre in varie parti del paese con lusinghieri risultati e ottimi giudizi di critica. Da quando sono in pensione mi diletto a scrivere memorie e racconti di vita vissuta, alcuni pubblicati dalla rivista " I colori della Vita " e del Centro culturale  "Rassegna stampa " di Catania, alcuni premiati dall’Associazione Art-Opera
"Deus Day" .
Il Prof. Nino Cellupica in una lettera si è espresso così (scrivo alcuni passaggi della sua lunga lettera) : Caro Gaspare ho letto con vivo interesse il tuo racconto " La guerra nella memoria di un bambino ". Sono pagine intense di avvenimenti, di privazioni, di dolore e di pianto / commovente soprattutto, l’episodio del piccolo "Ninuzzo" che deperiva giorno dopo giorno fino alla morte. Quanta umana  tenerezza svela il tuo animo nella descrizione della sepoltura del bambino/ sotto un secolare ulivo. / La pagina e i versi dedicati al ragazzino mi riportano al Manzoni, ai Promessi Sposi quando la madre di Cecilia affida ai monatti la figlia morta di peste.
Circostanze diverse, tempi diversi, luoghi diversi, ma sentimenti ed emozioni si equivalgono. Riprendi il Manzoni e immergiti in quelle immortali incancellabili visioni/ versi semplici ma di una profondità massima, parole umili ma che raggiungono gli occhi del cuore / versi contro la violenza…/
Lascia ora alla " Sentinella di Redipuglia " la tua intima preghiera / silenzio nella valle / solo il mormorio del torrente / reso argenteo dalla luna sorgente / porta i miei pensieri / a chi disperatamente invano attende / nella mia dolce assolata " Itaca " / e di che sono qui / per l’eternità / presente / .
Quale chiusura migliore avresti potuto trovare alla narrazione/…
Con molti complimenti e saluti fraterni.



 
 
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